Lettori fissi

martedì 19 novembre 2024

ALFRED HITCHCOCK - NODO ALLA GOLA

Regia: Alfred Hitchcock
Cast: James Stewart, John Dall, Farley Granger, Joan Chandler, Douglas Dick, Cedric Hardwicke, Constance Collier, Edith Evanson, Dick Hogan
Durata: 80'
Genere: giallo, thriller, noir
Nazione: Stati Uniti d'America
Anno: 1948


Due studenti universitari, Philip e Brandon, convinti della propria superiorità intellettuale e morale, dopo aver ucciso il loro amico David decidono di tenere ugualmente la cena prevista nel loro appartamento, anzi decidono di apparecchiare proprio sul cassone dove giace il corpo senza vita di David.

(immagine presa dal web)

Le premesse per un thriller di prim'ordine ci sono tutte: un delitto efferato, una location ristretta e l'atmosfera surreale di una cena con un morto in salotto. 

Eppure, qualcosa non mi ha convinta del tutto.
L'umorismo nero dei dialoghi, pur interessante, appare forzato e poco spontaneo. 

Gli attori, forse sopraffatti dalla regia di Hitchcock, sembrano a volte recitare in maniera innaturale, risultando poco credibili.

(immagine presa dal web)

Ho apprezzato l' idea e l' originalità della trama ma proprio forse perché si sapeva già cosa era successo è un po' venuta a mancare tutta la suspance che di solito permea i film di questo grandissimo regista.

Nel complesso, "Nodo alla Gola" mi ha lasciato un senso di parziale delusione. 
Hitchcock, maestro del brivido, secondo me in questo film non riesce a centrare l'obiettivo, complice forse un cast che non brilla per convinzione.

(immagine presa dal web)

Voi lo avete visto? Cosa ne pensate?

Stefania.

mercoledì 13 novembre 2024

DIAMOND PAINTING - UNA GHIRLANDA CHE SI TRASFORMA IN ...

Ben ritrovati a tutti! 
Come sapete, adoro il diamond painting e questa volta ho realizzato una bellissima ghirlanda ricca di fiori e frutti.



Durante la realizzazione ho deciso di renderla ancora più speciale, decorandola solo da un lato e rivestendo l'altro con del feltro.

In questo modo, può essere utilizzata sia come ghirlanda da appendere che come centrotavola portacandela.



Che ne dite? vi piace come idea?

Stefania.

giovedì 7 novembre 2024

DONNE NELLA STORIA - FRANCA BIZZARRI RAMPI

La vicenda di Alfredino Rampi è indubbiamente una delle più tragiche della storia italiana. Ma al di là del dramma del piccolo, c'è la storia di una madre, Franca Rampi, che ha dimostrato un coraggio e un amore incondizionato che hanno toccato il cuore di un'intera nazione.

Per quasi tre giorni, Franca non ha mai smesso di parlare con suo figlio, di rassicurarlo e di dargli forza. È stata proprio grazie alla sua insistenza che i soccorritori hanno compreso l'importanza di mantenere un dialogo costante con il bambino, cercando di farlo sentire meno solo e spaventato.

(immagine presa dal web)

La tragedia di Vermicino ha lasciato un segno indelebile nell'immaginario collettivo, ma ha anche portato a importanti cambiamenti. La mancanza di coordinamento e di mezzi adeguati durante le operazioni di soccorso ha evidenziato la necessità di creare una struttura organizzata e preparata ad affrontare emergenze di questo tipo. 
È così che, in seguito a quella terribile esperienza, è nata la Protezione Civile Italiana.

(immagine presa dal web)

Franca Rampi è diventata un simbolo di speranza e di resilienza; una donna forte che  decise di trasformare il dolore in un'azione concreta, fondando il Centro Rampi con l'obiettivo di:
  • Promuovere la cultura della sicurezza: Attraverso corsi di formazione, campagne di sensibilizzazione e progetti educativi, il Centro si impegna a diffondere la conoscenza dei rischi e a insegnare le corrette procedure di sicurezza.
  • Sostenere la ricerca: Il Centro sostiene la ricerca scientifica nel campo della prevenzione degli incidenti e del soccorso.
  • Offrire supporto psicologico: Vengono organizzati percorsi di sostegno psicologico per le famiglie che hanno vissuto esperienze traumatiche simili a quella di Alfredino.

La sua storia ci ricorda l'importanza dell'amore materno, ma anche il valore della solidarietà e della comunità.

Stefania.

sabato 2 novembre 2024

MINISERIE - ALFREDINO - UNA STORIA ITALIANA

Nel giugno del 1981, un evento tragico sconvolse l’Italia: il piccolo Alfredino Rampi, di appena sei anni, precipitò in un pozzo artesiano a Vermicino, nei pressi di Roma. Quella che si prospettava come una semplice operazione di soccorso si trasformò in una lunga e dolorosa agonia, trasmessa in diretta televisiva e seguita con ansia da milioni di italiani.

(immagine presa dal web)

Le operazioni di soccorso si rivelarono fin da subito estremamente complesse. Una prima tavoletta, calata nel pozzo per consentire ad Alfredino di aggrapparsi, si bloccò, vanificando il tentativo. Successivamente, furono chiamati in causa degli speleologi, ma anche i loro sforzi si rivelarono vani. Il capo dei pompieri, Francesco Pastorelli, ideò allora un tunnel parallelo al pozzo, nella speranza di raggiungere il bambino.

Nel frattempo, le telecamere inquadravano costantemente il pozzo, trasmettendo in diretta le immagini di un’Italia intera che si stringeva attorno al piccolo Alfredino. Tra i tanti che si avvicendarono sul luogo della tragedia, ricordiamo Isidoro Mirabella, che tentò invano di raggiungere il bambino, e Nando Broglio, un vigile del fuoco che riuscì a instaurare un dialogo con Alfredino, cercando di confortarlo.

(immagine presa dal web)

Una figura in particolare colpì l'immaginario collettivo, quella di Angelo Licheri che si offrì volontario per tentare di salvare Alfredino. Con un coraggio fuori dal comune, si calò a testa in giù nel pozzo stretto e angusto, affrontando rischi inauditi. Purtroppo, nonostante la sua determinazione e le sue straordinarie capacità, Licheri riuscì a raggiungere il piccolo Alfredino (che si trovava a 60 metri di profondità) ma non fu in grado di tirarlo fuori dal pozzo, perchè continuava a scivolargli dalla presa.

Il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini, seguì con apprensione le operazioni di soccorso, sottolineando l’importanza di non perdere mai la speranza. Purtroppo, nonostante gli sforzi di tutti, per il povero Alfredino non ci fù nulla da fare.

(immagine presa dal web)

La notizia della morte di Alfredino sconvolse l’Italia, già provata da anni di piombo e tensioni sociali. La diretta televisiva, che aveva lo scopo di tenere informati i cittadini, si trasformò in una sorta di via crucis collettiva, riassunta molto bene dalle parole di Giancarlo Santalmassi durante l'edizione straordinaria del TG2 del 13 giugno 1981:

«Volevamo vedere un fatto di vita, e abbiamo visto un fatto di morte. Ci siamo arresi, abbiamo continuato fino all'ultimo. Ci domanderemo a lungo prossimamente a cosa è servito tutto questo, che cosa abbiamo voluto dimenticare, che cosa ci dovremmo ricordare, che cosa dovremo amare, che cosa dobbiamo odiare. È stata la registrazione di una sconfitta, purtroppo: 60 ore di lotta invano per Alfredo Rampi.»

(Alfredino Rampi - Immagine presa dal web)

La storia di Alfredino Rampi resta un capitolo doloroso della storia italiana, un monito sulla fragilità della vita e sull’importanza della solidarietà. La miniserie televisiva “Alfredino – Una storia italiana” ha riportato alla luce questa vicenda, offrendo al pubblico un’occasione per riflettere su un evento che ha segnato profondamente la nostra collettività.

Stefania.

lunedì 28 ottobre 2024

PILLOLE DI STORIA - TEATRO MUNICIPALE DI PIACENZA

Inaugurato nel 1804, il Teatro Municipale di Piacenza rappresenta un fiore all'occhiello dell'architettura neoclassica. 


Nato dall'ingegno dell'architetto piacentino Lotario Tomba, il teatro si distingue per la sua innovativa forma a tre quarti d'ellisse, che garantisce un'acustica eccellente e una visuale ottimale da ogni posto.




Un capolavoro di bellezza e funzionalità, il teatro ha visto susseguirsi sul suo palcoscenico i più grandi nomi della musica, della lirica e della prosa.

Nel corso dei secoli, il teatro ha subito diverse modifiche, mantenendo però intatto il suo fascino originario. 
Stefania.

giovedì 24 ottobre 2024

IL BAULE DELLE MERAVIGLIE - DEI TENERI GUANTINI

Oggi apro il baule delle meraviglie, ma allo stesso tempo anche quello dei ricordi e tiro fuori un piccolo tesoro: i guanti di stoffa che la mia nonna materna ha realizzato per me quando ero in fasce. 

Sono piccoli, morbidi e la cosa che li rende davvero speciali sono i due piccoli fiori ricamati sul dorso, uno bianco e uno blu.


A suo tempo sono stati un accessorio utile per le mie prime giornate di vita, perché servivano per evitare che mi grattassi il viso.

E' incredibile tenerli in mano e pensare a quanto fossero piccole le mie mani.

Stefania.

domenica 20 ottobre 2024

JOSE' SARAMAGO - TRAMONTO

 


Cos’altro mai puoi dirmi che io non sappia,
vena del sol che sangue dai alla terra,
sfilacciar quieto di nebbia rifratta
tra l’azzurro del mare e il ciel vermiglio?
Quanti tramonti affollano i ricordi,
quante lingue di fuoco sulle acque,
e tutti si confondono, di notte,
quando, calato il sole, chiudi gli occhi.


Le foto che accompagnano questa poesia sono state scattate quest'estate durante una passeggiata lungo il fiume a Rivergaro, in Val Trebbia.

Stefania.