FEDOR DOSTOEVSKIJ - DELITTO E CASTIGO

Con questo libro mi sono avvicinata per la prima volta alla grande letteratura russa.

Com'è stata l'esperienza?

Dopo le prime pagine, l'incontro coi primi personaggi dai nomi impronunciabili:

Rodiòn Romànovič Raskòl'nikov

Alëna Ivànovna

Lizaveta Ivànovna

...

e un libro incentrato sullo spirito contrastato del protagonista, bè confesso che volevo arrendermi e rinunciare alla lettura.

Poi una vocina dentro di me, ha avuto il sopravvento e mi ha convinta a proseguire, la scelta migliore che abbia mai fatto; superate le prime pagine, che di fatto servono per entrare a pieno nell'animo del protagonista, la storia inizia a prendere forma e a quel punto abbandonare il libro diventa sempre più difficile.

Di fatto il libro è tutto incentrato su Raskòl'nikov e la sua anima tormentata.

Anima che è riuscita a ideare la teoria del "superuomo".

Certo, perchè dovere sapere che per Raskòl'nikov gli uomini sono divisi in due gruppi, ci sono gli uomini "normali" che devono sottostare alle leggi e poi ci sono i "superuomini" che proprio per la loro natura, in caso di bisogno, le leggi possono infrangerle e spingersi addirittura fino a compiere un omicidio.

Omicidio, proprio come quello che compirà Raskòl'nikov nei confronti di Alëna Ivànovna una anziana usuraia; ma di una cosa Raskòl'nikov non aveva tenuto conto nella sua teoria, della coscienza.

Coscienza che lo tormenterà fino a portarlo a confessare l'omicidio ed espiare così il suo castigo formale.

Come avrete capito la lettura non è delle più semplici, però lo consiglio vivamente agli amanti delle "sfide letterarie", non ne rimarranno affatto delusi.

Stefania.