Regia: Aneesh Chaganty
Cast: Kiera Allen, Sarah Paulson, Pat Healy, Sara Sohn
Durata: 89'
Genere: thriller, orrore
Nazione: Stati Uniti d'America
Anno: 2020
Capita a volte di imbattersi in un frammento di un film, una singola scena così potente da insinuarsi nella mente e accendere la curiosità di scoprire la storia completa.
È quello che è successo a me con "Run".
Ricordo vividamente lo spezzone di una giovane ragazza in sedia a rotelle che, con un terrore palpabile negli occhi, irrompe in una farmacia.
La sua disperata richiesta alla commessa di identificare le pillole che ha tra le mani culmina in una rivelazione agghiacciante: sono farmaci per cani.
In quel preciso istante, il velo cade e l'orrore si materializza: sua madre la sta avvelenando.
Quella breve sequenza vista per caso su un social mi aveva già catturato, lasciandomi addosso una sensazione di angoscia e un impellente desiderio di capire.
Il destino ha voluto che, facendo zapping, mi imbattessi proprio in "Run".
La lettura veloce della trama ha fugato ogni dubbio: era proprio il film che cercavo.
E devo dire che "Run" si è rivelato esattamente come l'avevo immaginato, anzi, forse anche di più.
È un thriller psicologico che ti tiene incollato allo schermo, un crescendo di suspense che si snoda attraverso colpi di scena inaspettati.
La relazione tra Chloe (interpretata magistralmente da Kiera Allen), la ragazza costretta sulla sedia a rotelle a causa di una serie di malattie croniche, e la sua iperprotettiva madre Diane (una Sarah Paulson inquietantemente intensa) è il fulcro di una narrazione claustrofobica e opprimente.
Quello che all'inizio appare come amore e dedizione materna si svela gradualmente come un controllo morboso e una manipolazione agghiacciante.
La scoperta delle medicine per cani è solo la punta dell'iceberg di un inganno ben orchestrato.
Il film esplora le dinamiche tossiche di un rapporto madre-figlia distorto, dove la presunta premura si trasforma in una prigione fisica ed emotiva.
La vulnerabilità di Chloe, la sua lotta per la verità e la sua disperata ricerca di libertà sono toccanti e strazianti. Ci si ritrova a tifare per lei, a condividere la sua paura e la sua crescente consapevolezza dell'oscurità che la circonda.
Preparatevi a una corsa elettrizzante e a un finale che vi lascerà senza parole.
Stefania.