Era da tanto tempo che questo libro mi attendeva con impazienza sugli scaffali della libreria, non sò dirvi esattamente cosa stessi aspettando, forse solo il momento giusto.
Il libro è ambientato in un piccolo paese della Sardegna agli inizi del 900 dove le tre sorelle Pintor vivono nel loro palazzo ormai cadente, così come la loro famiglia che si accinge al declino inesorabile.
Le tre sorelle sono protette dal loro dedito servo Efisio, zio Efi, che sogna con pazienza il rifiorire della casa e che insegnerà al giovane Giacinto che “siamo come delle canne al vento” che alla fine si piegano davanti alla sua volontà se non vogliono essere spezzate.
Giacinto, il figlio della quarta sorella Pintor, quella scappata dalla casa paterna e che raggiunto il continente si è sposata dandolo alla luce; Giacinto che decide di andare a trovare le zie, sperando di trovare in quella casa un po di pace ma anche la sicurezza economica.
Lo stile semplice di questo libro immerge immediatamente il lettore nella Sardegna arcaica che non può e non vuole affrontare il nuovo che avanza, le sue pagine sono memorabili e ti rimangono nel cuore.
Stefania
Cara Stefania, dopo avere letto la descrizione del libro credo che sia molto interessante da leggerlo.
RispondiEliminaCiao e buona giornata con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Ciao Tomaso, sono felice che la trama del libro ti piaccia, è un classico assolutamente imperdibile.
EliminaHo letto questo romanzo alle scuole medie.Grazie per avermi rinfrescato la memoria.OLga
RispondiEliminaSecondo me dovresti rileggerlo, adesso ne coglieresti sicuramente dei risvolti differenti.
EliminaCiao! Non ho mai letto questo libro ma sembra molto interessante! L'ho sentito più volte, ma non ho mai avuto l'occasione di recuperarlo! :)
RispondiEliminaE' sicuramente il suo libro più famoso e secondo me merita di essere letto.
EliminaDevi assolutamente recuperarlo, tu che sei una grande lettrice.
Lei parla di un mondo ancestrale. Non è vero che siamo come le canne sballottate dal vento. Noi abbiamo una chiara identità.
RispondiEliminaSecondo me invece, di fronte alle avversità siamo proprio come delle canne al vento, che si piegano alla ricerca di una soluzione e non si spezzano.
EliminaLessi il libro molti anni fa assieme ad altre opere, come l'ultima incompiuta, per un esame che stavo preparando. Mi hai fatto venire voglia di rileggerlo. È una grandissima autrice premio Nobel, osteggiata da molti suoi conterranei,odiata da Pirandello e adorata dai piu grandi autori stranieri della sua epoca. Troppo presto dimenticata. Un abbraccio Stefania🤗
RispondiEliminaMi fa piacere che tu abbia letto il libro per un esame che stavi preparando.
EliminaCredo che a scuola dovrebbero parlare di lei e far leggere i suoi libri.
Stefania, è il secondo post che scrivi su Grazia Deledda.
RispondiEliminaRicorderai che della scrittrice ho detto: "Grazia Deledda ha grandi meriti".
Sono certo che sei in grado di riconoscere chi risponde a te e chi commenta per contraddire un altro.
Non c'è due senza 3 ...
EliminaNo, scherzo il terzo non è contemplato.
Lovely post dear!
RispondiEliminaSono felice che il post ti piaccia, io cerco di metterci sempre tutto il mio entusiasmo.
EliminaGrazie a te per la visita.
RispondiEliminaParece un libro muy bonito. Un beso.
RispondiEliminaSono felice che ti ispira.
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