Il padre laureato in legge ma che non esercitava la professione preferendo occuparsi di commercio e agricoltura, si interessava di poesia, componeva versi in sardo e aveva una piccola tipografia con la quale stampava una rivista.
La madre era una donna inquadrata e di severi costumi e si occupò dell'educazione di Grazia, che dopo il quarto anno della scuola elementare venne seguita privatamente dal professor Pietro Ganga, anche se la maggior parte della sua istruzione è puramente da autodidatta.
(immagine presa dal web)
Durante la giovinezza la famiglia di Grazia venne colpita da una serie di eventi che portarono la famiglia a dover affrontare una serie di difficoltà economiche.
Grazia comunque scriveva, scriveva, scriveva e nel 1888 inviò una serie di suoi racconti a Roma dove furono pubblicati sulla rivista "L'ultima moda" e così con il passare degli anni inizia a farsi conoscere e ad incontrare l'approvazione di altri letterati.
Nel 1899 si trasferì a Cagliari dove conobbe il suo futuro marito, un funzionario del Ministero delle Finanze; la coppia si trasferì poi a Roma nel 1900, dove condusse sempre una vita appartata.
Ebbero due figli.
Tra i capolavori della scrittrice troviamo Canne al Vento, pubblicato nel 1913 e che ottenne un grande successo di critica e di pubblico.
Nel 1927 le viene conferito il PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA.
E' la prima italiana a riceverlo.
(immagine presa dal web)
Purtroppo dopo soli 9 anni dal ricevimento del premio morì, a causa di un tumore al seno di cui soffriva da tempo; le sue spoglie furono custodite fino al 1959 nel cimitero del Verano a Roma e poi trasferite per volontà dei familiari nella sua città natale dove risiedono ancora oggi.
Stefania.
Ciao Stefania! I tuoi post sono sempre molto interessanti! :)
RispondiEliminaNon avevo molte informazioni riguardo a tale autrice!
Sono molto felice di leggere che trovi i miei post interessanti.
EliminaFaccio sempre molta attenzione a quello che pubblico e questi commenti mi fanno sempre molto piacere.
Grazia Deledda ha grandi meriti.
RispondiEliminaCiao Stefania.
È stata una grande scrittrice.
EliminaCara Stefania! Grazie per il tuo post di Grazia Deledda. E' molto interessante!
RispondiEliminaGrazie a te Irina, sono felice che ti piaccia.
EliminaUna grande scrittrice!
RispondiEliminaGià, una domma forte e libera che è riuscita a coronare il suo sogno.
EliminaCara Stefania, vedi la mia ignoranza non ricordo la grande scrittrice.
RispondiEliminaCiao e buona settimana con un forte abbraccio e un sorriso:-)
Tomaso
Allora il post è servito per un bel ripasso.
EliminaCiao Tomaso, buon ferragosto.
Bellissimo post! Ho letto con vero piacere,anni fa,il meraviglioso "Canne al vento". Indimenticabile la figura di Efix e delle dame Pintor. Il perdono, il senso della colpa, il riscatto..temi sempre attuali.Magari lo rileggo...
RispondiEliminaBuona estate! Carmela
Anche a me, come avrai letto nel post successivo Canne al vento è piaciuto moltissimo.
EliminaPerché una donna, all'epoca, potesse ambire a grandi riconoscimenti, doveva possedere del vero genio, un talento pazzesco, e Grazia rappresentava questa splendida eccezione, con la forza, la determinazione e la classe per far si che le venissero riconosciuti tutti i meriti.
RispondiEliminaHai proprio ragione, era una donna forte che ha saputo combattere fino ad avere il riconoscimento più grande.
EliminaUna grande scrittrice...
RispondiEliminaGià, una perla tutta made in Italy.
EliminaMuy interesante me ha encantado conocerla. Besos.
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